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L’idiota

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E prenderò due legni 

da rami già caduti

inutili e sottili -

due dita dell'inverno rinsecchite -

li legherò nel centro

con paglia d'oro fino.

Ci formerò una croce

che odora di campagna -

la pianterò per terra,

mi sdraierò vicino -

la schiena contro l'erba

non sentirò i rumori

del ticchettio dei sogni.

La pena dietro agli occhi

un'eco ormai lontana.

Il vento sulla pelle e nelle mani

nient'altro che la vita -

sentirmi poco o nulla,

sorridere di tutto -

un'orma nel tramonto

felice del Volere

che giunto ad un rigoglio s'incammina.

 

 Nando - 01/08/2013 11:26:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Un senso di quiete raggiunta, l’arrendevolezza al qui e ora, quasi senza più memoria né conflitto con l’esistenza, l’unico segno che rimane è il segno dei rami incrociati, croce che diventa il simbolo del titolo: l’Idiota.

Ciao Cristina

 Alessandra Ponticelli Conti - 31/07/2013 13:10:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Se quello che canti è "idiozia", ebbene, sì, anch’io sono un’idiota e ne vado orgogliosa. Molto, molto bella!

 Emilio Capaccio - 30/07/2013 20:44:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Credo che la chiave di lettura sia nel titolo: perché "idiota"?

Credi che chi non si sdrai a sentire il ticchettio dei sogni in uno dei tanti tramonti abbia cose più importanti da fare?
Ognuno cura quello che ritiene abbia più valore: io do una mano di vernice alle stanze dell’anima, ho la fissazione di tenerle sempre pulite e ben areate.

 Loredana Savelli - 30/07/2013 18:34:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Eccelsa!!

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